10 consigli su come gestire i capricci e gli scoppi d’ira nei bambini fino a 4 anni

Saper gestire i capricci e gli scoppi d'ira dei propri figli è il sogno di ogni genitore. Se hai figli sono sicura che sai di cosa sto parlando. Gli scoppi d'ira e le urla fanno "scoppiare" la testa e non c'è una sola famiglia che non vorrebbe evitarli del tutto.

In un genitore, sono molte le reazioni che scaturiscono di fronte ai capricci del proprio bambino.
Esse possono:

  • Farti sentire impotente
  • Farti compassione e tenerezza
  • Infastidirti
  • Generare sensi di colpa
  • Spaventarti

Sicuramente non vorresti mai che il tuo bambino facesse regolarmente i capricci anzi... quanto sarebbe bello evitarli del tutto!?

Paradossalmente, però, accade molto spesso che i capricci e gli scoppi d'ira sono provocati proprio dai nostri comportamenti.

In questo articolo faccio un riassunto di suggerimenti letti nei libri e sperimentati personalmente, proprio per ridurre al minimo questi episodi. Come sempre sono informazioni che vanno calate in ogni singola realtà, l'ecosistema mamma, papa, figli è differente in ogni casa, per cui alcune cose potrebbero funzionare ​per alcuni e per altri no.

Detto questo... iniziamo!

Suggerimento numero 1: impostare i limiti

Capire i desideri di tuo figlio è fondamentale. Di solito si tende a soddisfare i desideri buoni e a ignorare quelli meno buoni pensando che questa sia la cosa migliore.

In realtà non è così!

Lasciarli eccessivamente liberi di fare o dire troppi "Si" potrebbe non far sentire al bimbo la protezione del genitore. Li fa sentire come se dovessero decidere ciò di cui hanno bisogno ed è una responsabilità troppo grande per un bambino.

In questo caso il tuo compito è quello di porre dei limiti, se vogliono fare qualcosa che non va bene o vogliono qualcosa che non possono avere devi essere te a deciderlo ed essere presente anche sapendo dire un bel NO.

Se semplicemente ignori il loro desiderio avrai di sicuro uno scoppio d'ira più violento che se poni il limite.

Suggerimento numero 2: consentire una certa indipendenza

Questo punto serve per equilibrare quello precedente. Perchè è tanto dannoso dare troppi limiti quanto non darne affatto. Il genitore è uno dei mestieri più difficili che ci sia anche perché, se vogliamo fare un buon lavoro, dobbiamo sempre lavorare in equilibrio: ne troppo ne troppo poco, il giusto.

Per cui fai attenzione a non pensare così: "Il mio bambino è troppo piccolo per capire cosa è bene per lui, così è meglio che decida io OGNI SINGOLA cosa".

E così decidi tu ogni piccola cosa.... "Indossa il vestito blu, il rosso non ti sta bene", ora fai questo ora fai quest'altro...

Sono sicura che sono tutte cose giuste e per il bene del bambino ma se vive costantemente senza poter scegliere cosa fare, alla fine si ribellerà e lo farà nel modo più ovvio - facendo una scenata, che, se non avrà successo, sicuramente si ripeterà nel tempo.

Quindi lasciagli scegliere le cose innocue e poni limiti dove è necessario. Una modalità che funziona è quella di dare due alternative che vuoi tu in modo che il bambino si senta parte della scelta. Per esempio, tornado al vestito, un buon modo potrebbe essere: "Cosa vuoi indossare il vestito blu o quello verde?"" Questa modalità va usata dai due anni in poi prima è meglio che la scelta sia la tua in modo che il bimbo non si senta insicuro e si guidato.

Suggerimento numero 3: essere coerenti

Siamo tutti umani, e ci saranno momenti in cui siamo di buon umore ed altri in cui siamo di cattivo umore, come tutti abbiamo i nostri alti e bassi.

In altre parole, è difficile comportarci allo stesso modo tutto il tempo. Questo è il motivo per cui trattiamo i nostri bambini in modo diverso ogni giorno - o anche entro lo stesso giorno! In un momento siamo pazienti e gentili, e il momento successivo esplodiamo apparentemente senza motivo; oggi proibiamo di guardare troppa televisione e domani, essendo troppo occupati o stanchi, li teniamo davanti alla TV tutto il giorno.

Non siamo robot e dovrebbero capirlo, giusto? No, non dovrebbero!

Non riescono a capire perché ci sono questi cambi di atteggiamento. Per loro noi genitori siamo l'esempio e dobbiamo sempre ricordare che stiamo dando forma ciò che loro diventeranno.

Ma se l'esempio cambia costantemente e non è mai lo stesso?

Allora i bambini non avranno stabilità o chiarezza e tenderanno a fare più capricci e avere più scoppi d'ira, nonché a riproporre questa condotta quando saranno più grandi.

Suggerimento numero 4: mantenere la routine

Il tuo bambino non va a scuola o ha due giorni di fila a casa - perché preoccuparsi di mantenere la routine? 

Per un adulto questo problema è inverso ogni tanto va spezzata, svegliarsi più tardi mangiare ad un orario differente riducono lo stress ma per un bambino tutto questo è destabilizzante.

Un bambino senza routine non ha la sicurezza di ciò che accadrà, questo genera, insieme al disagio fisico e alla stanchezza dovuti alla mancanza di routine alimentare e di sonno, anche capricci ed esplosioni d'ira.

Può succedere che la routine venga spezzata da compleanni o feste, queste generano un cambio di routine e un sovraeccitamento che si ripercuote anche il giorno dopo. Il bambino scarica la tensione accumulata il giorno prima, per cui oltre a riprendere la normale routine la cosa migliore da fare è impegnarlo in attività lente e rilassanti, anche lasciandolo a casa e non mandandolo all'asilo.

Suggerimento numero 5: limita il tempo di TV e computer

Ogni bambino ama i cartoni animati, youtube kids e i giochi per smartphone - sono pronti a guardarli o giocare per ore se non controllati. Memorizzano le trame, trovano i loro personaggi preferiti e ne imitano i modi di fare. In fondo stanno sviluppando la loro memoria, è un ottimo passatempo e libera tempo a noi genitori di occuparci delle nostre faccende.

Giusto? Non proprio.

Un eccessivo utilizzo di apparati elettronici produce uno sviluppo piuttosto limitato e un danno piuttosto tangibile. Qualsiasi cartone animato, e in particolare giochi per smartphone, stimola dei processi di agitazione, che sono molto forti nei bambini anche senza tali stimoli. Un bambino troppo eccitato cercherà un modo per scaricare la sua energia in eccesso e alla fine lo troverà in scoppi d'ira e capricci

Suggerimento numero 6: azione e conseguenze

Come hai potuto punire un bambino?! 

Questo è crudele e obsoleto, per non parlare di mostrare la tua debolezza nei confronti di un bambino indifeso. Il massimo che puoi fare è mostrare loro che non sei felice riguardo il loro comportamento! 

Se sei d'accordo con quanto scritto sopra, allora ho una brutta notizia per te: tuo figlio difficilmente conoscerà limiti e confini e le conseguenze nel superarli.

Dopo aver dato dei limiti ci devono essere delle conseguenze se il bambino li supera, altrimenti è come se non ci fossero, anche se poi sei pervasa dai sensi di colpa.

Per quanto, per noi adulti, sembra strano, i bambini cercano regole e limiti per un mondo che stanno imparando a conoscere. è compito nostro mettere i paletti e definire le regole e relative conseguenze del superamento di questi limiti, se trascuriamo questo aspetto il bambino può sentirsi spaventato e smarrito - e cercherà di trovarli, ovviamente, con capricci e scoppi d'ira. 

Suggerimento numero 7: Non cedere alle bizze

Tuo figlio ha pianto incessantemente per 15 minuti... sta facendo l'isterico al parco... te sei stanca e non ce la fai più. A questo punto o ti fa tenerezza o ti vergogni perché tutte le altre persone stanno guardando.

In ogni caso se cedi e gliela dai vinta lui capisce che le sue urla sono più forti della tua volontà... Benvenuta a Capricciland!

Suggerimento numero 8: non urlare a tuo figlio

Il tuo bambino ti ha fatto arrabbiare con il suo cattivo comportamento o per quello che ha combinato - hai perso la calma e hai iniziato a gridare?

Le tue grida probabilmente hanno sortito l'effetto desiderato e il bambino ha smesso di fare quella cosa per cui ti sei arrabbiata così tanto. Tuttavia gli hai appena dato un buon esempio su come gridare. Quindi non lamentarti quando te lo restituirà con gli interessi.

Suggerimento numero 9: reprimere le emozioni negative

Può succedere che il bambino non faccia nulla ma, per problemi che generano in noi genitori emozioni negative, scarichiamo su di lui la nostra frustrazione e tristezza.

Per quanto in questi momenti possa essere difficile, dobbiamo sforzarci di non scaricare sui nostri figli il nostro malessere, nonostante loro non ci giudicheranno e ci ameranno ugualmente stiamo installando nelle loro teste gli stessi comportamenti che andranno a sfociare in urla e grida quando saranno tristi o arrabbiati.

Suggerimento numero 10: prestare attenzione al bambino

Oggi come oggi gli impegni sono veramente tanti. Sicuramente tieni a tuo figlio in termini di sicurezza, salute e comfort. Tuttavia, trovare il tempo per giocare con lui con la pazienza giusta per ascoltare il suo parlare ininterrotto può essere difficile.

Per cui lo invitiamo a giocare da solo. Lui alla fine lo fa e si abitua anche a farlo, ma è meglio non essere sorpresi quando avrà scatti di ira o capricci, in fondo lui vuole attirare la nostra attenzione per passare del tempo con noi e l'unico modo che conosce è questo. 

La felicità di tuo figlio è nelle tue mani

La guida secondo natura per il genitore eccellente da 0 a 21 anni

Gestire i capricci - Considerazioni finali

Questi 10 punti sono fondamentali per gestire i capricci e gli attacchi d'ira di tuo figlio o tua figlia.

C'è molto di più ma già se metti in pratica questi avrai risultati tangibili in poco tempo, e se così non fosse non colpevolizzarti. Ci sono giorni in cui, nonostante provo a mettere tutto questo in pratica, mia figlia fa l'isterica come non mai.

Molti esperti (che la maggior parte delle volte non hanno neppure figli) dicono che è possibile eliminare i capricci ma ogni genitore sa che questo non è vero, al massimo si possono contenere e ridurre. 

Ma allora, in pratica, come fare?

Dobbiamo prima di tutto essere consapevoli che con la frenesia di questa vita, l'eccessiva indulgenza, l'incoerenza, l'eccessiva distrazione rendiamo i nostri figli nervosi e capricciosi.

Per migliorare la situazione dobbiamo amare, capire e rispettare i nostri figli, facendo anche un lavoro su noi stessi per aggiustare alcune reazioni e situazioni. Dobbiamo diventare padroni delle nostre emozioni.

Sopratutto dobbiamo accettare che, nonostante i nostri sforzi e la nostra buona volontà, i capricci non scompariranno e che, se a volte perdiamo la pazienza, non siamo cattivi genitori ma solamente esseri umani.

Potrebbe interessarti anche Come gestire i capricci: ciò che ha funzionato per me.

Chiara Ferrarese
 

Mamma, moglie, ricercatrice, ho studiato psicologia dell'età adulta ed ora mi sto specializzando nello studio dell'età evolutiva. Voglio condividere la mia esperienza e la mia conoscenza e vorrei che tu condividessi le tue esperienze e le tue conoscenze con me, da mamma a mamma, perché l'unione fa la forza e chi ne trarrà il maggiore beneficio saranno i nostri figli!

>